in2parole: Quale libro ti piacerebbe leggere con la tua voce e a quale personaggio vorresti prestare le tue corde vocali?
Bruno : Un libro che mi piacerebbe tantissimo leggere è “Io non esisto” di Massimo Smith, il motivo è principalmente dettato dal fatto che è stato il primo libro che ho letto. Come personaggio invece a cui mi piacerebbe dar voce è senz’altro qualche personaggio “fumettisitico”. Sia eroi che cattivi. Anche se i secondi mi affascinano di più. Ecco, se dovessi sceglierene uno, direi il Joker.
in2parole: Quanto è importante la VOCE nella comunicazione, nel marketing e nella pubblicità?
Bruno: La comunicazione attraverso la voce è fondamentale! Basti pensare che la comunicazione è emozione. Se ci pensiamo, il 90% delle pubblicità che vediamo sono accompagnate da un voiceover. Di fatti, la pubblicità senza la voce deve essere di enorme impatto visivo per catturare l’attenzione dello spettatore.
in2parole: Voce ed età… quanto influenza e influisce nel tuo lavoro e nei processi di comunicazione vocale?
Bruno: Rispondendo alla seconda domanda, in realtà, non vi è un connubio ideale tra voce ed età. Solitamente, i clienti stessi non hanno una preferenza sulla voce dal punto di vista anagrafico, basta che si sposi perfettamente col progetto. Tuttavia è un discorso troppo soggettivo. Nei processi comunicativi, l’unica cosa che conta è “arrivare” o “toccare le corde giuste” del cliente restando fedeli a se stessi, alle proprie caratteristiche vocali. Si può essere convincenti anche senza avere la voce di Luca Ward ad esempio.
in2parole: C’è un legame tra imparare ad usare la voce e saper raccontare un’opinione?
Bruno: Secondo me il legame è dettato dalla spontaneità. Nei processi comunicativi ciò che conta davvero, come detto in precedenza, è essere veri e semplici. Per cui la spontaneità è un fattore fondamentale sia per padroneggiare l’uso corretto della voce, sia nel raccontare un’opinione.
in2parole: L’ultima tua produzione per Reading All… I diari di Santi Manaria. Che emozioni hai vissuto realizzando questo progetto?
Bruno: Riguardo Santi, beh, ho avuto subito ben chiaro come dovessi costruire il suo personaggio. Naturalmente, via via che leggevo, è stato automatico catapultarmi anche nel suo mondo, nelle sue sfaccettature e nella costruzione di tutti gl’altri personaggi. Ognuno di loro mi ha restituito qualcosa a livello istintivo. “Cercare e creare” la voce che maggiormente si adattasse alle loro caratteristiche è stato un impulso naturale alla fine.
Che dire? Un progetto fantastico!
Scrivi un commento